TOTAL QUALITY E TURISMO PER TUTTI: PROSPETTIVE ED OPPORTUNITÀ

GIUSEPPE TRIESTEIl turismo rappresenta un’esperienza importante per il benessere psicofisico della persona, un’occasione di arricchimento culturale e sociale, che consente di aprirsi alla conoscenza di nuove realtà, in un’ottica sempre più globale. Per questo il diritto alla mobilità viene annoverato tra i diritti fondamentali per lo sviluppo della persona: un diritto che non è eludibile e che deve essere rafforzato in ogni ambito. A tutti deve essere garantita l’opportunità di migliorare la propria qualità di vita, indipendentemente dalle condizioni personali, sociali e di qualsiasi altra natura.   Il turismo deve essere accessibile, in grado di proporre un’offerta di alta qualità, attenta ai bisogni   di ogni persona: anziani, bambini, mamme che spingono i passeggini, persone a ridotta mobilità (PRM), con difficoltà di tipo alimentare, etc. Erroneamente, invece,   si tende ad associare il turismo accessibile alle sole persone con disabilità. Il turismo accessibile è un’opportunità, sinonimo di civiltà e realizzarlo non può che rendere sempre più competitiva la nostra offerta in ambito internazionale. L’accessibilità non è solo un obiettivo da raggiungere attraverso accorgimenti di carattere architettonico, ma è prima di tutto un obiettivo sociale e democratico.

FIABA è impegnata nell’abbattimento di tutte le barriere, da quelle architettoniche a quelle culturali, che precludono la possibilità di godere e vivere l’ambiente in tutte le sue forme. Per questo promuove la Total Quality e la progettazione di ambienti totalmente accessibili secondo i principi dell’Universal Design, la “progettazione per tutti”, finalizzata all’inclusione sociale e all’uguaglianza nel rispetto della diversità umana, attenta ai bisogni, alle esigenze e ai desideri delle persone.

Con la nascita del Dipartimento “Turismo per tutti” FIABA ha ribadito la necessità di realizzare un’offerta turistica, fatta di servizi, strutture, percorsi e di un patrimonio artistico e naturale a fruibilità totale ed improntata sulla cultura della Total Quality (la qualità percepita nel vivere l’ambiente) sulla soddisfazione della maggioranza della popolazione, non solo di chi ha esigenze particolari.

        Questi gli asseti di FIABA Turismo : Superamento della tradizionale concezione del turismo accessibile rientrante nel più ampio concetto di turismo sociale; Importanza della crescita della qualità dell’offerta italiana in un mercato competitivo; Innovazione tecnologica come strumento a sostegno dell’accessibilità delle informazioni;

Le connessioni tra turismo e fruizione del tempo libero: aree protette, Beni Culturali e attività sportive;  L’approfondimento accademico dei temi attinenti il progetto, grazie alla collaborazione con le Università italiane;  La rete territoriale;  Lo sviluppo internazionale.

Il turismo accessibile può essere descritto come l’insieme di servizi e strutture che consentono a tutte le persone, in particolare per quelle con disabilità, di fruire della vacanza e del tempo libero, senza ostacoli né difficoltà, e quindi in condizioni di autonomia, sicurezza, comfort.

Tale concetto è conosciuto sotto varie etichette: turismo per Tutti, turismo inclusivo, turismo senza barriere ed ha subito varie evoluzioni. Da una dimensione incentrata sulla Disabilità si è passati ad una rivolta ai Bisogni del turista, che mette al centro la Persona, con tutte le sue esigenze e caratteristiche. Da una visione medico-ospedaliera (basata sulla disabilità fisica) ad una che favorisce la produzione di sevizi e prodotti rivolti “ai bisogni di tutti”.

        Queste le tappe storiche del turismo accessibile: 1988: inizio ufficiale della campagna europea “Turismo per tutti”;  1990: prima conferenza europea “Tourism for All in Europe”;  1993: seconda conferenza sul tema “Tourism for All in Europe”;  1996: BIT, convegno “A.A.A. 30 milioni di turisti europei offresi – Problemi e prospettive del turismo per disabili”;    1997: progetto “Italia per Tutti” su iniziativa della Direzione Generale per il Turismo del Ministero delle Attività Produttive (nascita sito www.italiapertutti.org;  pubblicazione di un vademecum del turista con bisogni speciali e di un documento dal titolo “la qualità dell’accoglienza dei turisti con bisogni speciali”);  1997: il W3C (World Wide Web Consortium) lancia la Web Accessibility Iniziative (WAI) che si occupa di definire le linee guida sull’accessibilità del Web;    2004: Progetto C.A.R.E. – Città Accessibili delle Regioni Europee; 2009: Il Ministero per il Turismo costituisce la “Commissione per la promozione e il sostegno del Turismo Accessibile”, con la redazione del “Manifesto per la Promozione del Turismo Accessibile”.

Il Turismo accessibile si basa sulla filosofia dell’Universal Design, un approccio verso il design dell’ambiente, dei prodotti e dei servizi, che assicuri la partecipazione da parte di tutte le persone su base equa a tutte le attività sociali. Esso si propone di offrire soluzioni che possono adattarsi a persone con disabilità così come al resto della popolazione, a costi contenuti rispetto alle tecnologie per l’assistenza o ai servizi di tipo specializzato. L’approccio dell’Universal Design è utile a persone giovani e anziane, con abilità eccellenti o ridotte, in condizioni ideali o in circostanze difficili. Termini alternativi usati con significati sostanzialmente analoghi sono “Design for All”, “Inclusive Design”, “Barriere –free Design”. Essi vengono usati nei vari Paesi e il significato che viene loro riconosciuto rispecchia in genere i valori diffusi nelle diverse società nazionali. La principale caratteristica del comparto relativo al turismo accessibile è che non si può parlare di “segmento”. Infatti l’accessibilità è, per sua natura, multi vocazionale e produce l’innalzamento degli standard qualitativi per una serie davvero importante di stakeholders.   Il Turismo accessibile riguarda molte persone in tanti stadi della vita: persone con disabilità con amici e famigliari;  persone a ridotta mobilità (PRM);  persone che hanno difficoltà alimentari quali la celiachia o l’intolleranza ad alcuni alimenti. Per persone con mobilità ridotta si intendono: persone su sedia a rotelle;  persone con difficoltà di deambulazione anche temporanei;  persone con bambini;  persone con bagagli pesanti o ingombranti;  persone anziane;  donne in gravidanza;  persone con disabilità sensoriali, persone con problemi di comunicazione, anche stranieri;  persone di bassa statura. Occuparsi di turismo accessibile oggi, significa dare risposte concrete a milioni di potenziali visitatori per il   nostro paese, molti dei quali non hanno mai avuto la possibilità di viaggiare in Italia. Pensare ad un’offerta turistica accessibile significa migliorare la qualità generale e la competitività della “destinazione Italia”. Proprio la qualità sarà sempre più il fattore per vincere la concorrenza. Dal lato dell’offerta, significa non solo mettere a disposizione strutture e adeguarle alle richiesta del turista contemporaneo, ma anche garantire accoglienza e professionalità. Dal lato della domanda, la qualità si misura con la soddisfazione del cliente, che deve essere invogliato a ritornare nel nostro Paese. Per creare accessibilità, fruibilità e Total Quality è necessario, infine, incentivare un cambiamento culturale che generi profondi mutamenti dei modelli organizzativi e gestionali, ancora prima che strutturali.


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