TESTIMONI DI GEOVA: TRA MITI E RITUALI

FRANCESCA SANTOSTEFANO 1“Crediamo in Geova Dio; riconosciamo che la Bibbia è il messaggio ispirato da Geova rivolto agli esseri umani. Non adoriamo alcuna immagine sacra o statue in quanto sono state edificate dagli esseri umani e non da Dio; seguiamo gli insegnamenti impartiti da Cristo e lo onoriamo come nostro Salvatore e come il figlio di Dio”. I Testimoni di Geova costituiscono un movimento religioso, cristiano, “teocratico” (dal greco θεοκρατία ossia si pensava esistesse un governo istituito dal Divino) derivante dalla congregazione di un gruppo di studenti della Bibbia fondato nel 1870 in Pennsylvania da Charles Taze Russell. (Fonte Wikipedia). Ad oggi costituisce uno dei movimenti religiosi più numeroso a discapito di altri movimenti religiosi come quello degli Evangelisti. Infatti si calcolano all’incirca 8.579.909 tdG attivi in tutto il mondo. Il loro è un culto trascendente e sopraffino, esso parte da un  presupposto basilare: l’interpretazione delle Sacre Scritture, fondamentale passo per avvicinarsi alla fede e per farsi ascoltare da Geova. Credono in un prossimo Regno di Dio ossia secondo la loro visione è un governo situato nei cieli e non di una mera condizione di cuore dei cristiani, questo Regno dei cieli secondo la loro prospettiva agirà presto contro tutti i regni umani in quanto quelli che stiamo vivendo oggi sono catalogati come gli “ultimi giorni”. A fronte di tale visione non credono che esista un ipotetico inferno per i peccatori o paradiso per i miscredenti, le persone che muoiono cessano di esistere e basta, come in un sonno eterno. Essi non venerano alcuna immagine sacra come la croce o altre, pregano esclusivamente Dio e suo figlio Gesù, leggono e studiano la bibbia, meditano. Si riuniscono per pregare, studiare, predicare la buona notizia del Regno sempre più imminente. La loro struttura organizzativa è costituita in congregazioni, ciascuna delle quali è coordinata da un corpo degli anziani però essi non governano una classe clericale e le loro attività sono svolte senza fine lucrativo. Vi è il corpo direttivo ossia un gruppo di cristiani maturi che servono presso la loro sede mondiale, i quali forniscono a loro volta direttive per i testimoni a livello globale. Nella società attuale si sono amalgamati in modo tollerante nonostante spesso subiscano delle critiche e delle vessazioni dai molti che rifiutano tale tipo di credo. Il culto inoltre gli impone delle determinate regole da seguire che si manifestano nei loro comportamenti adottati e tipici atteggiamenti come il divieto di fumo, divieto di uscire in locali notturni e svolgere una vita mondana, dunque bisogna, secondo i loro canoni di comportamento, detenere un comportamento basilare ed esemplare per entrare nelle grazie di Dio e per diffondere uno standard di perfezione. Ciò si traduce anche nei loro abbigliamenti sia di uomini che di donne (gonne sino al ginocchio per le donne, vestito elegante per gli uomini). Da ciò si evince le azioni abitudinarie svolte come il vagare di casa in casa per diffondere la parola della Bibbia poiché sostengono con veemenza un’imminente Apocalisse ossia “la fine dei tempi” interpretando dei chiari segni di questi ultimi giorni. Sono contrari ad ogni tipo di trasfusione o donazione di organi, questa negazione viene descritta sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento ossia il chiaro comando di astenersi dal sangue poiché il sangue agli occhi di Dio rappresenta la vita e non si accetta il sangue altrui in segno di rispetto del datore stesso. Non svolgono festeggiamenti in particolare di compleanni in quanto il simbolo della torta è legato ad uno spiacevole episodio biblico. Vi sono dei rituali ben precisi i quali scandiscono dei passaggi all’interno dei gruppi dei tdG. Analizzando ciò da un punto di vista sociologico il rito rientra in quell’insieme di pratiche e di conoscenze che formano i modelli culturali di una data società e svolgono una funzione di trasmissione dei valori e delle norme di istituzionalizzazione dei ruoli, di riconoscimento dell’identità e di coesione sociale. (Van Gennep, i riti di passaggio) (Durkheim, le forme elementari della vita religiosa). Tra questi connotati rientrano il battesimo dei nuovi Adepti il quale si svolge in età adulta, vengono immersi con gli indumenti in una piscina come simbolo di purificazione e di passaggio da un’identità religiosa ad un’altra. Il rito del Giovedì Santo, ove viene allestita una sala e vi si svolge una cerimonia in cui si ringrazia costantemente Dio, tra di loro si passano del vino e del pane azzimo come celebrazione della Pasqua ebraica narrata nel Vecchio Testamento. Non tutto ciò che predicano rientra in un eclissi di tolleranza e pacatezza, un aspetto negativo è caratterizzato dal fatto che secondo quanto ammesso dalle Sacre Scritture il futuro Regno di Geova è destinato solo agli eletti che accettano la fede dei tdG mentre agli altri aspetta il giudizio divino. Un continuo πάϑος e prove a cui vengono sottoposti in terra per accaparrarsi l’utopistico “Regno di Geova” frutto di sacrificio, fede e devozione.

Dott.ssa Francesca  Santostefano  – Sociologa


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