SANITA’, INEFFICIENZE UTILIZZATE DALLA POLITICA PER RIDURRE I SERVIZI TERRITORIALI

ENRICO VACCAROInefficienza e disservizi nel sistema sanitario della regione Calabria sono sempre più pungenti. Inefficienze sovente utilizzate dalla classe politica, di turno, per ridurre i posti letto, i servizi ambulatoriali e i servizi territoriali. Riduzioni che stanno alimentando malumori nei dipendenti, mal di pancia nei cittadini e astiosità nei Sindaci. La non razionale allocazione delle risorse; un’inadeguata gestione delle risorse strumentali; la vigenza di un piano di rientro stanno generando situazioni ambientali e strutturali al limite del collasso per il servizio sanitario calabrese. Inoltre da un decennio le aziende sanitarie continuano ad  esternalizzare servizi e implementare i servizi in  leasing. Ogni azienda sanitaria (cinque), ogni azienda ospedaliera(tre), e l’azienda universitaria hanno ospitato dal 1995 ben ventidue tra direttori generali e commissari straordinari e hanno offerto una occasione di lavoro ad un elevato numero di direttori sanitari e amministrativi. Lo stato italiano ha deciso di ridimensionare il fondo sanitario nazionale di 2.5 miliardi di euro per cui nel 2015 il fondo si dovrebbe attestare su 110 o 111 miliardi di euro. E’ in atto il blocco del turn over dei dipendenti, dal 2011 sono stati collocati a riposo nelle nove aziende sanitarie della Calabria ben a 4.125 dipendenti. Il commissario ad acta pro tempore ha concesso le autorizzazioni necessarie per poter assumere ex novi 459 dipendenti tra cui 256 medici;160 infermieri e 125 operatori soci sanitari;numeri che sembrano,però, essere ballerini. La sanità calabrese quanti altri buffetti politici è o sarà in grado di sopportare?

Enrico Vaccaro

Sociologo Asp cz


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