Riaperte le antiche Terme di Stabia

 

 

Apodyterium_120308101038Dopo attenti lavori di restauro, riapre lo splendido complesso termale stabiano, con la possibilità di accedere per la prima volta ai visitatori, alla mai aperta al pubblico, sezione femminile. Alle decorazioni dal fascino immortale ed alle sue strutture, i restauri hanno ridato luce, ma anche attraverso coperture di policarbonato ed acciaio, gli ambienti del complesso, si sono visti restituire i loro volumi. Una visita ”guidata” , mediante un reticolo di passerelle protettive di legno ed acciaio, consentirà di visionare il sistema di riscaldamento dei locali,ed apprezzare la complessità e la perfezione d’un opera d’ingegno che la sua origine ha visto ventidue secoli or sono. Risale infatti al II sec. a.C. il complesso delle Terme di Stabia, anche se oggetto di ampliamenti e restauri in epoca antica (80-70 a.C.). Come era in uso a tutti gli stabilimenti termali dell’epoca, i locali divisi in ambienti femminili e maschili, risultano allineati sul lato orientale di una palestra,circondata da un lungo portico per tre dei suoi lati. L’ampia rotonda del frigidarium si apre su un vestibolo il quale introduce prima all’apodyterium (spogliatoio), poi al tepidarium e successivamente al calidarium . Un geniale sistema, consentiva di sfruttare l’energia prodotta dal locale fornaci, posto tra i calidarium femminile e maschile. Suspensurae, l’appoggio del pavimento e concameratio (intercapedini)tra le pareti, possibili rendevano la corsa dell’aria calda prodotta nel locale fornace. Una natatio (piscina),uno spogliatoio e stanze per le abluzioni, numerosi sono gli ambienti che si aprono sul lato ovest del vasto cortile, mentre pannelli con immagini di dei e figure di atleti, completano la splendida decorazione in stucco policromo che l’ampia parete dipingono d’eternità.

Sabrina Gatti  – sociologa ANS Lombardia


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