L’intelligenza artificiale non esiste
di Maurizio Pesenti
Questo titolo che sembra in netta controtendenza con il topic del momento, l’intellingenza artificiale, l’ho ripreso da un libro scritto da Luciano Floridi dal titolo “etica dell’intelligenza artificiale, sviluppi, opportunità, sfide”.
La sua visione in merito è molto semplice, è un’equazione:
“ o è intelligente o è artificiale” se è intelligente allora è umano, perché l’intelligenza è una prerogativa umana !
Ma questo pensiero di Floridi arriva da lontano, fa una certa impressione riportare gli studi fatti nel 1955 sull’intelligenza artificiale da McCarthy, Minsky, Rochester e Shannon nella loro “Proposta per il progetto estivo di ricerca sull’intelligenza artificiale di Dartmouth”, il documento fondante e il successivo evento che hanno gettato le basi dei primi studi sull’IA nel 1955.
Una citazione di questo lavoro del 1955 mi ha colpito:
“Per il presente scopo il problema dell’intelligenza artificiale è quello di far sì che una macchina agisca con modalità che sarebbero definite intelligenti se un essere umano si comportasse allo stesso modo.”
Così come un’altra citazione che riguarda l’intelligenza artificiale mi ha attratto:
“L’intelligenza artificiale (IA) è l’intelligenza mostrata dalle macchine, in contrasto con l’intelligenza naturale mostrata dagli esseri umani. (Wikipedia, “Artificial Intelligence”, 17 gennaio 2020)”
Ma tornando alla discussione sull’intelligenza artificiale, di questi giorni la notizia che anche la Comunità Europea sta cercando di introdurre “regole” per così dire calmierare l’AI in settori delicati della nostra vita, dapprima si era pensato di chiedere ai fornitori di AI, esempio CHAT GPT, di autoregolamentarsi, successivamente si sta cercando di varare delle norme di controllo.
Onestamente vista la velocità di diffusione dell’AI qualsiasi norma che verrà varata sarà gia vetusta.
Ma torniamo all’AI, ad oggi la possiamo trattare come uno “strumento” così come nella storia lo sono stati quelli che hanno cambiato la vita accelerando verso il futuro, l’aratro, la scrittura, la macchina da scrivere ed ogni altro strumento che ci ha aiutato nell’evoluzione.
Il digitale e l’AI sono strumenti che possono aiutarci nello svolgimento di una vita che sta cambiando velocemente rispetto al passato, questo “turbo tecnologico” è all’inizio e nessuno ancora sa ipotizzare cosa ci aspetti.
Oggi l’AI si sta nutrendo di tutte le informazioni che riesce a raccogliere ogni secondo che passa, dico questo perché essendo una macchina, non dorme, non mangia, non ha pause, non ha vacanze, quindi la sua velocità di apprendimento rispetto ad un essere umano è velocissima.
Alcuni errori che venivano commessi mesi fa, soprattutto quando attraverso uno script gli si chiedeva di creare una foto, ho un esempio molto carino da riportare ( ringrazio l’amico Mattia Schirru ) è stato chiesto nel prompt: “disegna un salmone nel fiume”.
Ovviamente cercando nel web la parola “salmone” milioni di persone cercano come cucinare o prepare il salmone e quindi l’AI ha riprodotto l’immagine del salmone che ha trovato.
Sicuramente mentre state leggendo questo articolo l’AI avrà già imparato a riprodurre il salmone nella maniera corretta, ma questo esempio è significativo del fatto che sia una macchina, seppur allenata, a costruire immagini diversamente dal nostro cervello.
La macchina potrà svolgere lo stesso compito dell’uomo, ma in maniera diversa, pensate ad una cosa semplice come lavare i piatti, la lavastoviglie li lava perfettamente, ma in maniera totalmente diversa da ognuno di noi, il risultato è lo stesso ma la modalità è profondamente diversa.
Probabilmente questo mio articolo tra qualche tempo sarà superato, il rischio che l’AI diventi senziente non è così lontana…….
Dott. Maurizio Pesenti, laureato in sociologia, coach professionista, esperto nel settore immobiliare e nella formazione