LEGGERE IL TERRITORIO, L’EDUCAZIONE AMBIENTALE A SCUOLA
Il tema dell’educazione ambientale è centrale tra le sollecitazioni che la cultura contemporanea pone e sempre piu’si sente l’esigenza di un sapere critico ed interpretativo in costante evoluzione. I temi dell’educazione ambientale stanno sempre più entrando nel vissuto collettivo e si ripercuotono nella cultura scolastica alla quale pongono interrogativi in una chiave nuova attenta alla complessità del sistema.Educazione ambientale e riferimento al territorio aggregano anche significati attinenti la sfera affettivo/sociale (educazione alla qualità della vita).L’educazione ambientale può essere oggi uno degli strumenti per rendere vivo ed attuale un sapere in cui i significati dell’esperienza quotidiana sono letti con strumenti dell’analisi delle discipline ed inseriti in un quadro di sapere strategico nel quale conoscenze/fatti/valori mostrano la loro interdipendenza.Educazione ambientale è pure consapevolezza del proprio ambiente di vita da conoscere e valorizzare.
IL TERRITORIO
Il territorio è l’insieme dei luoghi che frequentiamo nella vita quotidiana.E’ formato da una realtà naturale sulla quale l’uomo interviene per renderla sempre più funzionale alle proprie esigenze.Nel tempo le condizioni ambientali permangono relativamente stabili mentre i modi di vivere, di operare, di rispondere ai bisogni umani variano continuamente e determinano la tipologia e la qualità dei rapporti tra natura e uomo.L’organizzazione e la struttura del territorio nella loro genesi e sviluppo costituiscono per la scuola i punti di riferimento della scelta e dell’organizzazione degli argomenti dell’educazione ambientale. L’oggetto dell’educazione ambientale è il territorio, insieme di condizione ambientali e dell’organizzazione umana che ad esse si è sovrapposta ed adattata interagendo.
INTEGRAZIONE TRA DISCIPLINE
La competenza progettuale dei docenti è fondamentale nel lavoro scolastico.Grazie ad essa si procede per integrazioni significative ed essenziali nella vastità dei contenuti che la realtà ambientale presenta.L’educazione al territorio impone la logica del progetto perché le condizioni, gli elementi culturali di riferimento, le risorse sono sistematicamente diversi da situazione a situazione e rifiutare l’idea di educazione ambientale come “nuova materia” ha il senso di considerare impossibile per la scuola dell’obbligo la redazione di un qualsiasi manuale; indubbiamente sottolinea l’importanza del progetto specifico.Ne sono condizione essenziale alcune attenzioni tipiche di ogni ipotesi educativa nel senso della formazione e della conoscenza. 1.La gestione di un’autonomia culturale da parte della scuola che diviene sede di “elaborazione della cultura” secondo il dettato dell’art.2 del D.P.R.417/74: “La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di contributo all’elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo”. 2.L’applicazione dei metodi di analisi culturale specifici delle diverse discipline di cui i docenti sono i responsabili primi, per cui l’unità della cultura come sintesi interpretativa del reale è garantita dalla specificità degli approcci. 3.La collaborazione progettuale ed operativa tra i docenti esigita dalle responsabilità decisionali comuni(collegio-gruppo docente e relative suddivisioni degli ambiti disciplinari) sui temi di educazione ambientale per loro natura spesso trasversali alle discipline.
Nella direzione della conoscenza del territorio si incontrano quindi:competenze progettuali dei docenti rivolte soprattutto alla sistemazione dei contenuti in assetti significativi;competenze didattiche specifiche quali la sistematicità delle osservazioni, l’esplorazione, la rilevazione, l’analisi dei documenti e dei segni del territorio con le tecniche adeguate oltre alla padronanza minima dei passaggi fondamentali dei metodi d’indagine delle discipline; capacità di utilizzo a scopo di apprendimento delle risorse del territorio, soprattutto quando la stessa realtà offre alla scuola una serie di occasioni e supporti da integrare nel curricolo.Le diverse iniziative di enti locali e gruppi si pongono in questa prospettiva ma la loro azione sarebbe puramente aggiuntiva se non fosse ben chiara la necessità di intervento della scuola per dare il taglio educativo e di conoscenza che è proprio dell’istituzione scolastica.
Bibliografia
A.Giunti, La scuola come centro di ricerca, La Scuola , Brescia 1973.
C.Piantoni, Ambiente da salvare, didattica dei beni culturali, Armando, Roma 1986.
D.P.R.417/74. “La buona scuola” – L.107- 13 luglio 2015
Dott.ssa Doriana Doro, Sociologa