J’AI PEUR – PARIGI 13 NOVEMBRE 2015
J’ai peur dans ce moment, j’ai peur….et je veux dire quelque chose.
A poche ore da ciò che è accaduto a Parigi molti di noi si interrogano su quale possa essere la migliore direzione dei propri pensieri.
Lavoriamo ed agiamo da sempre per acquisire e fare nostri tutti i migliori sentimenti che riguardano la convivenza umana e ci siamo dotati di tutti gli strumenti possibili per attivare ogni praticabile strategia di inclusione culturale. Accogliamo come un regalo lo stile multietnico della nostra società facendone emergere le qualità e tesaurizzando la diversità caricandola di contenuti che conducano alla ricchezza interiore ed al bello della complementarità culturale.
Questo, senza alcun dubbio, rimane e deve rimanere il carattere fondante dell’essere umano, purtuttavia è complicato, in alcuni interminabili istanti, mantenere la lucidità necessaria per distinguere tra il bene e il male, per ricordare a noi stessi la profonda differenza tra la popolazione islamica ed un manipolo di forsennati assassini che, in nome dell’Islam, pratica la guerra del terrore.Siamo decisamente coinvolti in una guerra che non avremmo mai pensato e non avremmo mai voluto, ma tant’è, e in questa sorta di baraonda mediatica che ci spiega nei fatti ciò che è successo a Parigi, ognuno dentro di sé gestisce, a modo proprio e secondo il personale pensiero, le risultanze di questa strage umana.
Possiamo fare i conti con tante cose, possiamo analizzare tante situazioni, ma riusciamo a stento a contenere la paura.
Paura di avere sbagliato, forse, considerando gli altri tutti uguali e scoprendo, invece, che tutti uguali non sono….
Paura di vederci privati della nostra libertà…
Paura di non poter decidere con spensieratezza cosa fare e come organizzare la nostra vita…
Paura di non poter più essere multiculturali con “leggerezza”…
Paura di non sapere se siamo in grado di proteggere noi ed i nostri figli da questo orrore…
Paura di non riuscire a vedere la fine di questa guerra, caratterizzata dalla maestosa inettitudine umana…
Maria Rita Mallamaci – Sociologa ANS ( Vicepresidente Dipartimento Calabria dell’Associazione Nazionale Sociologi)