INDAGINE SOCIOLOGICA SUL FENOMENO DEL GIOCO D’AZZARDO A GIOIA TAURO

10426796_10204065926282743_8921417081681136102_n (1) (2)L’odierna indagine a carattere conoscitivo, è stata condotta su un campione di 1.000 anonimi scommettitori, in un periodo di 30 giorni, ricompreso tra i mesi di Aprile  e Maggio ultimo scorso. In particolare, la raccolta dati è stata acquisita all’esterno di  numerosi tra i più importanti centri scommesse presenti sul territorio cittadino. All’esito dell’elaborazione dei dati confluiti, si evince un quadro sociale meritevole di attenzione in ordine alla possibile insorgenza di fenomeni tipici riconducibili alla “Ludopatia”. Il quadro compositivo del monitoraggio, presenta una serie di elementi caratterizzanti e omogenei di abitudini nella popolazione in ordine all’effettuazione del gioco d’azzardo.

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Giova evidenziare come gli scommettitori per la stragrande maggioranza appartengano al sesso maschile, nella misura pari al 79%, residuando quindi una percentuale del 21% per il sesso femminile, pari quindi ad 1/5 del totale degli giocatori intervistati. Un primo dato estremamente importante, è la presenza delle donne  che entrano significativamente a far parte del variopinto mondo degli scommettitori.

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Per quanto riguarda la fascia d’età, l’elemento più considerevole  è dato dalla percentuale dei giocatori ricompresi  tra i 18 e i 30 anni, che coprono, 1/3 del totale degli intervistati, e se a ciò si unisce il dato rilevato sui giocatori ricompresi tra una fascia d’età fino a 40 anni, il totale sale ai 4/5 degli intervistati.

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Altro dato significativo è il grado di istruzione degli intervistati, che vede la percentuale più alta dei giocatori tra quelli aventi  un diploma di scuola media superiore, che da soli raggiungono oltre la metà del totale dei giocatori.

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Un dato in tendenziale in equilibrio è quello che riguarda lo Stato civile dei giocatori, che segna una leggera differenza a vantaggio dei single rispetto ai coniugati.GRAFICI LUDOPATIA 5

 

La tipologia delle scommesse è ripartita tra quelle sportive in particolar modo il calcio che da solo copre il 47% delle giocate, seguito a notevole distanza per quanto  riguarda le scommesse diverse dagli eventi sportivi, dal gioco del “Gratta e Vinci” e da quello delle “Slot Machine”.

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Di non particolare allarme sociale è il dato oggettivo inerente al tenore della puntata media registrata, che si mantiene su standard quantitativi abbastanza contenuti.

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Per quello che riguarda la frequenza temporale delle scommesse, è da evidenziare come il numero degli scommettitori intervistati che dichiara di giocare quotidianamente, è pari a ¼ del totale, che, se sommato al numero dei giocatori che dichiara di giocare 6 giorni alla settimana, sposta la percentuale dei giocatori “abituali” alla considerevole cifra del 33% ossia 1/3 del totale.GRAFICI LUDOPATIA 8            GRAFICI LUDOPATIA 9

Ulteriore considerazione è da riservare alle modalità di gioco che  si realizzano attraverso non solo i canali tradizionali situati nei luoghi abituali, ma anche attraverso il gioco casalingo, essenzialmente condensato nel gioco a mezzo i siti internet a ciò preposti, anche al fine di preservare l’anonimato e la necessaria privacy. Quest’ultima modalità di gioco ha fatto registrare un notevole incremento del gioco anche tra le donne.

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Ultimo e più importante aspetto è quello motivazionale sul gioco. L’elemento di maggior allarme sociale è dato dal numero dei giocatori che effettuano scommesse con l’aspettativa  di poter con ciò,  ripianare situazioni  economiche già compromesse. Invero, quasi 1/5 degli intervistati, ha dichiarato di trovare nel gioco l’unica concreta possibilità di riequilibrare la propria condizione economica. Per il resto, gli intervistati giocano per passatempo o puro divertimento e ¼ di essi con il miraggio di poter in caso di una grossa vincita cambiare il proprio stile di vita.

In conclusione, il risultato della ricerca ha dato un quadro complessivo non particolarmente allarmante, anche se, senza ombra di dubbio, evidenzia elementi di criticità tali che, se non tenuti nella dovuta considerazione, potrebbero dar luogo a fenomeni “Ludopatici” alquanto pericolosi per il tessuto sociale.

Walter Sanpaolo  – sociologo ANS


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