Il tempo e l’azione della politica
di Domenico Stragapede —
I tempi passano ma il sistema politico sembra essere sempre lo stesso. I politici si riducono, ma la proposta elettorale sembra non cambiare. L’importante è avere la maggioranza nella composizione degli schieramenti. Ma la società contemporanea non chiede la quantità. I valori del passato non sono più il collante per attrarre l’attenzione e la fiducia dell’elettore.
<<== Domenico Stragapede —
Ebbene sì, il cittadino chiede risposte, azioni, processi e programmazione per realizzare innovazione e sviluppo.
La militanza era lo strumento di attenzione per formare il carattere funzionale della risorsa collaborativa, oggi l’ambiente sociale ha cambiato le abitudini nel percepire le variabili dello spazio e del tempo. Il vivere quotidiano viaggia ad una velocità che la politica del consenso di breve periodo non è più in grado di concepire. Il sistema governativo della chiamata alla responsabilità ha un nuovo elemento di propulsione, la “programmazione”, quel processo che richiede preparazione e analisi di lungo termine per definire la visione e gli obbiettivi per creare lo spazio delle possibilità.
L’epoca dello spot e delle informazioni variopinte non sono più il risultato di uno spettacolo teatrale, ben visto da chi esprime il proprio consenso per eleggere la propria rappresentanza. La qualità e la sostanza sono elementi richiesti all’ambiente politico, il saper cavalcare l’onda della promozione pubblicitaria si addice ad una realtà degli anni 60, gli anni del benessere. La complessità a sostituito lo scenario semplice, dove ogni semplice parole, da sola rappresentava un proclama al cambiamento.
Oggi la svolta risiede nel saper non solo trasmettere emozioni, reclutando attraverso l’ammirazione personale. La capacità di analisi, programmazione ed esecuzione dei processi innovativi, ecco il fulcro della politica qualitativa.
La politica oggi ha fallito perché è vista da molti come la strada per migliorare la propria individualità attraverso il potere, prestigio e posizione. Ma non bisogna dimenticare che non stiamo parlando di un lavoro, ma di uno strumento che serve per realizzare le politiche di crescita e sviluppo della società nella sua complessità.
Il saper comprendere e realizzare il cambiamento è la sostanza concreta della politica, quell’azione di governo che stabilizza le dinamiche previste nel presente, utili a eseguire i processi futuri di un territorio che possa essere una città, provincia, regione e/o stato.
La politica dovrà creare fiducia partecipativa, realizzare soluzioni, concretizzare il pensiero dinamico della comunità, dovrà adattare i propri tempi alla plurale scala di problemi nella ricerca sempre maggiore di benessere, cercando il valore nella capacità individuale/collettiva e qualità funzionale.
Dott. Domenico Sgragapede – Sociologo ASI