IL SOCIOLOGO, UN MESTIERE RICCO DI STIMOLI E RESPONSABILITA’

FOTO SOCIOLOGO ENZO VACCAROIl sociologo, e di questo dobbiamo essere per prima convinti noi sociologi, è una figura professionale necessaria per vivere meglio     e cogliere le opportunità offerte dalle società moderne. Per troppo tempo è passata l’idea del Sociologo come professionista che discetta su tutto e su tutti senza grossi contributi per l’avanzamento delle conoscenze collettive.     Questo è avvenuto e in molti casi, diciamolo con franchezza, chi rappresentava i sociologi non ha molto aiutato la categoria. Il Sociologo è uno studioso e un professionista, in possesso, di una qualificata e specifica formazione universitaria e di altrettanti specifiche     esperienze sul campo. In virtù di questo bagaglio di conoscenze e di saperi, in perenne aggiornamento, il Sociologo     è in grado di esprimere un pensiero “critico” e di analizzare il perché delle cose che accadono e di riuscire a fare sintesi costruttive attraverso l’utilizzo della diversità delle opinioni/ragioni diverse dalle sue.

La specificità delle competenze dei sociologi permette, cosa non automatica per altri tipi di professioni con percorsi di studio più selettivi e specialistici, di leggere con “occhiali” diversi i cambiamenti culturali ed economici in atto     e di fornire un quadro mirato sulle possibili evoluzioni ( esempio le modifiche nella struttura demografica della popolazione e le conseguenti evoluzioni della domanda di servizi ). Tra i saperi che caratterizzano questa figura vi è anche, almeno per i tanti che hanno scelto questo percorso, una specifica competenza nel campo delle scienze delle organizzazioni. In una società in cui il lavoro si concentra sempre più nel settore dei servizi anche i manager di queste aziende devono avere un profilo professionale     diverso da quello diffuso nell’epoca industriale.     Non è un caso che molti sociologi, proprio per le conoscenze e le sensibilità che le sono proprie, risultano essere ottimi gestori di aziende di servizi o, all’interno di queste, costituiscono punti fermi nella gestione di ruoli strategici quali formazione, gestione delle risorse umane,     marketing e comunicazione, qualità, innovazione.                                                                 Si aprono quindi concrete possibilità di lavoro qualificato per i Sociologi ma dobbiamo avere la costanza e l’autorevolezza per difendere la nostra specificità anche dalla bramosia irrefrenabile di altre professioni che specie in alcuni settori, ( sanità e pubblico impiego)         risulta essere schiacciata dal peso delle lobby costruite nel coso degli anni.

Un messaggio quindi per i miei colleghi e , soprattutto per le giovani leve, andiamo orgogliosi di questo lavoro. Il sociologo non s’interessa di scartoffie e moduli come spesso è etichettato. Il Sociologo è colui che può aiutare a costruire un nuovo domani.

Enrico Vaccaro

Dirigente Sociologo ASP di Catanzaro


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