Il Role-set e la sua gestione

In questo articolo prenderemo in considerazione l’importanza del Role- set nonché i problemi conseguenti alla sua gestione.

di Giovanni Pellegrino e Mariangela Mangieri

Col termine di Role-set si intende in sociologia l’insieme dei ruoli gestiti da un individuo del sistema sociale di appartenenza. Il concetto di ruolo è utlizzato nella descrizione e nella comprensione delle situazioni sociali della vita quotidiana.

<<== Prof. Giovanni Pellegrino

Per ruolo si intendono in sociologia quelle aspettative di comportmento associate ad un determinato compito svolto dall’individuo nella società. Il ruolo ci permette di prevedere il comportamento dell’individuo che lo detiene. In estrema sintesi possiamo dire che il ruolo designa il compito assegnato all’individuo nella società. Dobbiamo mettere in evidenza che affinchè un sistema sociale funzioni in maniera ottimale è necessario che i detentori dei vari ruoli interpretino in maniera almeno accettabile tali ruoli. Di conseguenza in tutte le società sono previste delle sanzioni positive e negative che hanno lo scopo di costringere gli individui a svolgere in maniera accettabile i compiti loro assegnati. Per dirla in altro modo le sanzioni hanno il compito di ridurre al massimo la distanza esistente tra il ruolo ideale e il ruolo reale.                                                 

 Per ruolo ideale si intende il comportamento ideale che dovrebbe avere il detentore di un dato ruolo. Al contrario per ruolo reale si intende il comportamento effettivo assunto dal detentore del ruolo. Se la distanza tra il ruolo ideale e quello reale è eccessiva il sistema sociale va incontro ad entropia ovvero a disordine.  L’insieme delle sanzioni costituisce un meccanismo sociale di correzione che  prende il nome di controllo sociale. Esso ha il compito di scoraggiare e correggere i comportamenti devianti che causano la formazione dell’entropia in un dato sistema sociale. Proprio perché causano entropia tali comportamenti sono disfunzionali al sistema sociale. Le sanzioni si dividono in due gruppi :positive( premi per coloro che rispettano le norme sociali) negative( punizioni per quanti infrangono dette norme). I detentori dei ruoli sociali devono adempiere a due tipi di aspettative: aspettative di carattere obbligatorio, l’adempimento delle quali non ammette deroghe ed aspettative di carattere discrezionale (il detentore del ruolo può entro certi limiti non adempiere totalmente tali aspettative). L’esistenza delle aspettative discrezionali conferisce agli individui un certo margine di libertà nell’interpretazione dei ruoli. Tale spazio lasciato ai detentori dei ruoli prende il nome di tolleranza dei ruoli. Tale tolleranza permette agli individui di infondere sfumature personali nell’interpretazione dei ruoli.

Tali sfumature sono importantissime perché permettono agli individui dotati di maggiori qualità di interpretare il ruolo meglio di quelli meno dotati di talento o meno motivati. Dobbiamo mettere in evidenza che i livelli motivazionali sono determinanti nell’interpretazione e nella gestione dei ruoli. Appare chiaro che gli individui demotivati adempiranno per altro controvoglia solamente alle aspettative di carattere obbligatorio al solo scopo di evitare di incorrere nelle sanzioni negative. Inoltre ogni individuo deve interpretare vari ruoli. Reimann afferma che ogni membro della società essendo inserito in diversi contesti sociali deve interpretare diversi ruoli complementari che costituiscono il role set. Naturalmente non è sempre facile conciliare i diversi ruoli ragion per cui a volte nascono conflitti interruoli. Per esempio immaginiamo che un professore universitario debba esaminare il figlio.

Qualora il ragazzo sia meritevole di essere bocciato, il professore si troverà in una situazione conflittuale in quanto dovrà prendere una difficile decisione. Infatti egli come professore avrebbe il dovere di bocciare il figlio ma come padre avrebbe il dovere di aiutarlo. All’interno del role set non tutti i ruoli rivestono la stessa importanza per l’individuo. A tale riguardo definiamo ruolo predominante quel ruolo che riveste maggiore importanza per l’individuo. I conflitti intraruolo e quelli interruoli determinano dei problemi alle persone. Infatti essi generano quello stress di ruolo che è una vera e propria mina vagante per l’equilibrio psicologico dei soggetti. Esistono strategie per diminuire lo stress di ruolo. In questa sede ci limiteremo a citarne tre: la segmentazione del ruolo, la distanza dal ruolo e la rinuncia al ruolo. Per quanto riguarda la segmentazione del ruolo essa consiste nella non attuazione di alcuni comportamenti richiesti da un ruolo secondario per evitare problemi nell’ambito di un altro ruolo ritenuto più importante. Per fare un esempio un impiegato eviterà di dichiarare di essere tifoso di una determinata squadra di calcio se sa che il suo diretto superiore è un fanatico tifoso di un’altra squadra.

Con il termine distanza dal ruolo si intendono quelle azioni mediante le quali l’individuo finge una distaccata indifferenza nei confronti di un dato ruolo. Infine un soggetto può rinunciare ad un ruolo secondario per evitare conflitti con un ruolo ritenuto più importante. Vogliamo mettere in evidenza che l’interpretazione di un ruolo può essere più o meno problematica a seconda del contesto socio-culturale in cui si trova ad agire il detentore del ruolo. Per fare un esempio svolgere il ruolo del professore risulta abbastanza facile se gli allievi ascoltano il docente e non appartengono ad ambienti delinquenziali. Al contrario tale ruolo diventa molto difficile se il professore si trova davanti a studenti violenti appartenenti ad ambienti criminali. Dobbiamo poi tener presente che risulta più semplice gestire un ruolo liberamente scelto che non un ruolo imposto dalle circostanze esterne.

Concludiamo il nostro discorso sui ruoli mettendo in evidenza che esistono delle circostanze nelle quali un soggetto viene utilizzato in un ruolo che non appartiene al suo role set. In tali casi si dice che l’individuo si trova in una situazione di fuori ruolo. Ad esempio immaginiamo che ad un calciatore che ricopre il ruolo di difensore venga chiesto dall’allenatore di giocare come centrocampista. In tal caso abbiamo una classica situazione di fuori ruolo.  In queste circostanze il rendimento dell’individuo è fortemente compromesso a meno di clamorose sorprese. Appare evidente infatti che tutte le situazioni di fuori ruolo sono molto problematiche per tutti gli individui che vanno incontro a notevolissime difficoltà.

Prof. Giovanni Pellegrino

Prof.ssa Mariangela Mangieri


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