IL POTERE DELLE IMMAGINI NELLA TV E NELLE  NUOVE TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE

 

 

DORIANA DORO febbraio 2016La presenza di nuovi linguaggi richiede sempre nuove alfabetizzazioni per mettere tutti, a cominciare dai bambini, nella condizione di vivere criticamente il rapporto con il mondo dilagante delle immagini. La conoscenza dell’alfabeto dell’icona consente una fruizione consapevole e la formazione di coscienze non inquinate e tantomeno inquinabili. La realtà però spesso supera e soffoca la teoria. Ormai è invasiva la presenza dell’immagine nel nostro mondo moderno. Tutti, bambini compresi, vedono sul web quantità industriali di immagini sempre più pregnanti, a qualsiasi ora del giorno ed in qualsiasi luogo. Parlare, vestirsi, comportarsi derivano da insegnamenti televisivi ed on line. I bambini di oggi, generazione di  “Native digitals”, non sono da rimproverare per il tempo passato davanti alla TV o sul web e non è colpa loro se ricevono informazioni distorte. E’ facile affermare che viene sottratto tempo a tante altre  esperienze che il bambino potrebbe fare.

Nello studio dei filosofi Popper e Condry “Cattiva maestra televisione” emergono i seguenti dati. Un bambino americano sta sveglio 16 ore al giorno, che in una settimana fanno 112 ore. Se ne trascorre 40 a scuola, 40 davanti alla TV o con i video-giochi, gliene rimangono solo 32 per entrare in relazione con la società famigliare o più ampia in cui vive per ricevere ed assimilare quel patrimonio di informazioni, di tradizioni che consentono ad una generazione di essere la continuità della precedente. La maggior parte dei bambini si accosta al mondo digitale perché cerca di capire il mondo. I bambini hanno maggiore difficoltà a discernere i fatti dalla finzione perché guardano sul web o alla TV per capire come funziona il mondo, cosa che nelle generazioni passate veniva fatta guardando veramente lo svolgersi della vita in famiglia, nella strada, in altri termini nella realtà e non nella finzione scambiata per realtà.

Popper, preoccupato per tale formidabile potere quantitativo e qualitativo ed atterrito come lo sarebbe ciascuno di noi dal dato che i bambini americani alla fine del ciclo elementare hanno visto almeno 8.000 omicidi e 100.000 atti di violenza, esce con una proposta. ‘I medici sono controllati dalle proprie organizzazioni, secondo un metodo che è altamente democratico. I medici infatti hanno un grande potere sulla vita e la morte dei loro pazienti. (…) Io propongo che un’organizzazione simile sia creata dallo Stato (…). Chiunque sia collegato alla produzione televisiva deve avere una patente, una licenza, un brevetto, che gli possa essere ritirato a vita qualora agisca in contrasto con certi principi.(…) La patente deve essere concessa attraverso un corso di addestramento al termine del quale ci sarà un esame. (…). Nel corso si dovrà insegnare come i bambini ricevono le immagini, come assorbono quello che il web o la tv offrono e come cercano di adattarsi all’ambiente influenzato dal potere delle immagini. Si dovranno insegnare i meccanismi mentali attraverso i quali sia i bambini che tanti  adulti non sono sempre in grado di distinguere, quello che è finzione da quello che è realtà”.Questo è quanto dice Popper. Qualche riflessione meriterebbe ciò che potrebbero fare i genitori, i docenti e l’intera comunità educante.

Dottoressa  Doriana Doro – sociologa ANS Piemonte

 


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