GENTILI SIGNORE, ATTENZIONE AL TABLET: FA INVECCHIARE IL COLLO
Gentili signore, attenzione al tablet: fa invecchiare il collo. L’avviso alle rappresentanti del gentil sesso non parte dai giornalisti né dai sociologi, ma dai dermatologi inglesi della “The London Clinic”, riportato dal Corriere della Sera in un servizio di Giancarla Ghisi dal titolo “Tech –neck, il tablet invecchia il collo”. Chissà quante signore si sono già sottoposte al giuramento del domani, come si fa per le diete: “Basta, da domani userò meno questi strumenti tecnologici perché un bel collo val bene il sacrifico del mio smartphone, tablet, pc, Ipad”. Un pensiero in più per le fanatiche del décolleté che affidano al loro collo di cigno o di giraffa l’arte della seduzione. De gustibus… Oddio, le rughe al collo: ci mancava anche questa. Dalla sorpresa si passa subito al rimedio all’insegna del cosa non si fa per l’illusione di sentirsi belle comunque.Per i dermatologi d’oltre Manica le più esposte a questo male della post modernità, veicolato dalle tecnologie informatiche e telematiche, sono le donne tra i 25 e i 30 anni per quella flessione del collo (parte del corpo sottile e con poco tessuto adiposo) a cui ci si sottopone, con qualsiasi tipo di postura, per controllare e-mail, scrivere o leggere sms e grazie all’uso delle varie applicazioni per rimanere nella cerchia di amici.
Difficilmente i giovani decidono di limitare il verso della gallina che becca il cibo (la flessione della testa) per chattare, scrivere i messaggini e restare al centro dell’attenzione del gruppo virtuale.Il problema delle rughe in generale diventa il fantasma delle over quaranta. I primi capelli bianchi, le prime smagliature, qualche zampa di gallina, i segnali del doppio mento perseguitano milioni di donne. L’industria della cosmesi, ogni giorno che passa, lancia sul mercato prodotti che promettono di far rimanere giovani nonostante il trascorrere della vita biologica. Le proprietà dei ritrovati sono talmente tante che diventa difficile scegliere tra un ritrovato alla bava di lumaca e le proprietà contenute nelle foglie ginkgo biloba, tra i derivati dell’uva e quelli del lilium candidum, tra l’acido jarulonico e le pomate a base di tamanù, tra i surrogati delle noci di shorea stenoptera e le creme al torlo d’uovo, al complesso polivitaminico.Rimedi che, in tutte le ore del giorno e della notte, vengono offerti dalla televisione, riempiono pagine di giornali e che ritroviamo finanche nello spam del nostro computer. Tutte con un comune denominatore: la promessa di far rimanere giovani grazie agli effetti miracolosi che restituiscono la pelle liscia e senza rughe. E, aggiungiamo, splendente e un viso senza età.Il rimedio alle rughe passa anche dalla chirurgia plastica. Ma questo è un altro discorso che riguarda altri segmenti di popolazione femminile e, soprattutto, il gonfiore del portafoglio di chi preferisce il chirurgo plastico alle creme.
Delle normali rughe, le donne, dalla massaia alla professionista, dall’attrice all’infermiera, sanno un po’ tutto; sicuramente meno degli effetti prodotti dal “Tech neck”: il male prodotto dall’eccessivo utilizzo di dispositivi mobili. Una patologia che riguarda il 60% di giovani della fascia tra i 16 e i 34 anni che per effetto dell’uso prolungato di pc, tablet ed altri dispositivi mobili, fa ricorso ai consigli del medico per i continui mal di schiera, di collo ed altri effetti collaterali. Per lenire questi sintomi ci sono delle regole di comportamento: distanza dal medium, postura, esercizi fisici che leniscono il dolore, ma non aiutano a rimanere belle ed allontanare dal corpo i segni dell’invecchiamento. In attesa di un tablet antirughe al collo e di creme miracolose, non ci resta che ricorrere ai consigli della nonna. Non certo di quelle di oggi che sono più fanatiche delle nipotine adolescenti, ma di quelle della vecchia e saggia cultura contadina. Loro accettavano l’età con grande naturalezza. Cosa che la donna postmoderna respinge con fermezza e, volente o nolente, vuole viverla senza privarsi di nulla, neanche di quel tablet che le fa invecchiare precocemente il collo.
Antonio Latella – giornalista professionista e sociologo ( Presidente Dipartimento Calabria dell’Associazione Nazionale Sociologi)