CORONAVIRUS, VADEMECUM DEI SOCIOLOGI ASI

                    IMMAGINE ASI                                                   GEA

Un sistema sociale estremamente VULNERABILE, che non ha ancora fatta propria una dimensione “cognitiva” dell’emergenza, va in panico.  In parole semplici, se i cittadini non capiscono cosa sta succedendo, la preoccupazione diventa incontrollabile.

Il PANICO è il livello estremo della paura, che si traduce in comportamenti dannosi per la salvaguardia propria e quella degli altri (come, ad esempio, la fuga incontrollata di persone dalle cosiddette “Zone Rosse” le quali, prese dal panico, antepongono in maniera quasi inconsapevole la loro paura alla protezione dei propri familiari).

Il panico, infatti, provoca un ABBASSAMENTO DELLO STATO DI COSCIENZA, della soglia di attenzione, della soglia di vigilanza, della facoltà di ragionamento.

Nel dibattito pubblico si sta facendo sempre più concreta l’idea di ricorrere alle competenze di esperti, quali PSICOLOGI e SOCIOLOGI, in grado di spiegare ai cittadini cosa sta succedendo in termini corretti, indicando le linee fondamentali da seguire per gestire in maniera organica e sistematica il panico e le emergenze sociali.

COMUNICARE CORRETTAMENTE L’EMERGENZA è uno degli obiettivi principali

che il laboratorio sociale di ricerca e formazione GEA SOCIOLAB AMANTEA,

afferente all’ASI (Associazione Sociologi Italiani) si pone in questo momento

particolare per la nostra nazione.

 


In
emergenza l’INFORMAZIONE diventa anch’essa un bisogno fondamentale, perché “l’essere a conoscenza” di quanto è accaduto e di ciò che si deve fare, serve a ridurre lo stato di ansia che sempre prende le “vittime”

Questo vademecum non vuole essere per nulla esaustivo, ma è soltanto di supporto per orientare i nostri comportamenti di fronte al problema Covid-19.

 

  1. VERIFICA SEMPRE L’ATTENDIBILITA’ DELLE FONTI: in rete circolano moltissime informazioni. Non credere a tutto ciò che leggi. Verifica la provenienza delle notizie e fai controlli incrociati per accertarti che l’informazione sia attendibile. Il sito dell’OMS, del Ministero della Salute e della Regione di riferimento, forniscono la maggior parte delle informazioni attendibili di cui abbiamo bisogno circa il Covid-19.
  2. AGISCI COLLETTIVAMENTE: cerca di diffondere il più possibile le direttive ministeriali non solo verbalmente, ma soprattutto col tuo esempio. Evitare di avere contatti ravvicinati in questo periodo, non significa intaccare la sfera emotiva delle nostre relazioni. Bisogna tenere sempre presente che si tratta di una misura di attenzione, che nulla ha a che fare con i nostri sentimenti verso l’altro; per cui non dobbiamo sentirci in colpa né chiedere scusa.
  3. ATTIENITI AL PERICOLO OGGETTIVO: l’incertezza relativa alla diffusione e alle conseguenze del coronavirus per la salute, genera confusione. I casi particolari di morte non devono prevalere sulle percentuali oggettive. Mantenere la calma con dati alla mano, evita di farsi prendere dalla disperazione circa il nostro futuro.
  4. NO ALL’ISTERIA MEDIATICA: la condivisione compulsiva sui social di notizie “per sentito dire” (anche se provengono da persone di cui ti fidi) allo scopo di mettere in allerta preventiva la propria comunità, deve essere abbandonata in favore della razionalità: si condivide l’informazione solo quando questa è ASSODATA e basata su FATTI VERIFICABILI. Impara a diffondere una corretta informazione.
  5. PRENDI CONSAPEVOLEZZA DI NON POTER AVERE CERTEZZE: il disaccordo tra esperti nel mondo scientifico, significa che il tempo delle soluzioni ancora deve arrivare. Bisogna concedere la possibilità agli scienziati di lavorare su un virus totalmente nuovo, senza sentirti turbato da questo.
  6. NON RINUNCIARE ALLA TUA VITA SOCIALE: attenersi alle direttive ministeriali non significa tagliarsi fuori dal mondo. Le relazioni sociali sono importanti per il nostro stato di salute. Puoi continuare ad avere contatti e a scambiare opinioni in luoghi aperti, con le dovute precauzioni, secondo le direttive attuali.
  7. GUARDATI INTORNO: usa internet e i social in maniera salutare per la tua psiche: non fossilizzarti sulle notizie del contagio, ma cerca di distrarre la mente con altri argomenti. Soprattutto, fai in modo che i bambini non risentano eccessivamente delle preoccupazioni degli adulti e delle restrizioni sociali, inventando nuove attività per stare insieme e spiegando con tranquillità e con termini adeguati quanto sta succedendo

 

GEAGEA SocioLab  Amantea -ASI

      Direttrice laboratorio

      Dott.ssa Sonia Angelisi


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