Coltivare il senso del Noi
di Patrizio Paolinelli
Il teologo avventista Hanz Gutierrez ha pubblicato un libro intitolato “La riscoperta del “Noi”. Cronache di una pandemia”, (Claudiana, Torino, 2021, 118 pagg., 12,00 euro). Il testo si concentra sugli effetti emotivi, esistenziali e spirituali provocati dalla diffusione del Covid-19. Si tratta di un riflessione densa di sensibilità, sapere e fede articolata in nove cronache scritte a Firenze dal 7 marzo al 19 dicembre del 2020, ossia durante la prima ondata della pandemia.
Sette delle nove cronache sono precedute dalla presentazione di un libro che vede come protagonista una malattia epidemica: il colera (Garcia Marquez); la poliomielite (Philip Roth) e soprattutto la peste (Sofocle, Tucidide, Lucrezio, Boccaccio, Camus). L’ottava cronaca consiste in una lettura pastorale del Salmo 61 di Davide e la nona in una discussione sul ruolo della teologia nelle crisi che colpiscono il mondo.
Per Gutierrez la pandemia in corso fa riemergere una serie di parole che avevamo dimenticato. Le principali, commentate dall’autore: umiltà, lentezza, solidarietà, vulnerabilità. Altre parole, che il lettore trova o ricava dal testo, sono: paura, vita, bene, giustizia, sacro, immaginazione. Tutte queste parole convergono in una direzione: il Noi. In virtù di tale convergenza il Noi costituisce l’asse centrale attorno a cui ruotano le cronache di Gutierrez. Il quale, in una prospettiva temporale, introduce le nozioni di Noi diacronico e Noi sincronico.
Il Noi diacronico ci collega col passato e con la storia delle epidemie. Eventi che non rappresentano semplicemente una successione di drammi. Oggi come ieri gli esseri umani fanno i conti con la medesima condizione: il disorientamento collettivo provocato da un virus che non si sa bene come combattere. Tale disorientamento connette il passato col presente, il Noi diacronico col Noi sincronico.
Ovviamente nel nostro mondo la medicina è molto avanzata e siamo in grado di contrastare epidemie e pandemie in maniera di gran lunga più efficace rispetto ieri. Nonostante ciò i dilemmi morali restano gli stessi. E le uniche risposte le possiamo trovare in mezzo agli altri e con gli altri: nella comunità, nella fratellanza, nel coltivare il senso del Noi.