CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA, MATERA 2019

MATERA SociologiaCome sospesa nel tempo, dipinta nell’eternità della storia, custode del passato ma con lo sguardo rivolto dritto verso il futuro… Ansia… Un tremito che non si può frenare… Una morsa fredda a stringere forte il cuore…

Il silenzio, a dominare ogni cosa, appena il suono flebile del respiro a scandire gli attimi che sembrano eterni che separano da quel momento…da quelle poche parole che scriveranno il destino…il nome…quel nome… E poi…

E poi un urlo, un urlo di gioia che esplode nella Piazza San Giovanni quando l’attesa finisce e la notizia della vittoria non è più solo speranza di realizzare un sogno, ma un sogno ,accarezzato con amore, che si trasforma come per incanto in splendida realtà.

Con il suo fascino plasmato d’infinito e la sua bellezza arcana Matàërë – Matera insieme con Plovdiv (Bulgaria) sarà capitale europea della cultura per l’anno 2019.

Sette voti su tredici a favore, in una giuria composta da sette membri stranieri e sei italiani , è la votazione che ha consegnato la vittoria alla Città dei Sassi, comunicata dal presidente della giuria di selezione Steve Green al ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini che ne ha annunciato il tanto atteso verdetto.

Il titolo di ‘’Capitale europea della cultura’’ ,istituito nel 1985, assegnato a turno a due città dell’Unione Europea, nasce proprio con il nobile scopo di promuovere la conoscenza del patrimonio artistico, storico e culturale dei paesi che compongono l’Unione.

Altre le città italiane in gara : Siena, la fiera città del Palio, Ravenna dall’eleganza bizantina , Lecce la bianca perla del Salento, Cagliari, la nobile Casteddu, terra di miti e d’infinito incanto , e Perugia idillio in terra, splendente nello Spirito.

Una sola vincitrice, ma nessuna perdente, come è stato sottolineato prima dell’annuncio del nome della vincente, per l’eccellenza dei programmi presentati che tutte le città comunque porteranno avanti.

Nessuna perdente, perché secondo l’orientamento emerso dalla riunione tra il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e i sindaci delle varie città in gara, al Collegio Romano, prima della proclamazione, le altre città finaliste saranno tutte capitali italiane della cultura per gli anni 2015 e 2016.

Un’importante ipotesi di lavoro, che se confermata, dal Consiglio dei ministri, servirà a conservare e valorizzare tutti gli sforzi fatti in questi mesi e quel patrimonio meraviglioso che ciascuna città ha offerto con tutto il suo cuore.

2014 Umea (Svezia) e Riga (Lettonia)2015 Mons (Belgio) e Plzen (Rep. Ceca),

2016 San Sebastian (Spagna) e Breslavia (Polonia)

2017 Aarhus (Danimarca) e Pafo (Cipro)

2018 Leeuwarden (Paesi Bassi) e La Valletta (Malta)

Un velo di tristezza , forse, delusione, probabilmente, per le altre città, ma anche gioia per quella sorella che nel 2019, un titolo che è onore e speranza, futuro e sogno trasformato in realtà, porterà di nuovo, come un dono prezioso, nella Terra di luce e splendore.


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