CAMBIARE E’ UNA NECESSITA’ MA PARTECIPARE E’ UN DOVERE

Franco%20CacciaAlla fine tanto tuonò che piovve. Il rischio di un voto degli italiani fortemente indirizzato nell’area della protesta, rappresentato in maniera molto efficace dal movimento di Grillo, si è tramutato in realtà.Come in tante parti d’Italia, anche in Calabria, il movimento 5 stelle ha conquistato vasti consensi che hanno attraversato in maniera trasversale gli elettori italiani senza distinzioni di età, sesso, titoli di studio, ceti sociali,ideologie di appartenenza. Grillo è stato il megafono attraverso cui un popolo ha inteso gridare al mondo della politica, mediante l’uso di un linguaggio colorito, tutto il disprezzo covato da decenni di scandali, di sprechi e di privilegi. Ci sarà tempo e modo di riflettere su un fenomeno che si presta a letture da angolature diverse.Non c’è alcun dubbio che la vittoria di Grillo è stata servita su un piatto d’argento dai partiti tradizionali,chiusi nei loro rituali e sordi ad ogni richiesta di cambiamento proveniente dai cittadini. Neanche di fronte al montare della protesta popolare, resa ancor più insistente di fronte ai recenti

                                Bastavano due provvedimenti: la riforma della legge elettorale con la conseguente eliminazione dei nominati e la riduzione di compensi e benefici dei parlamentari. Così non è stato ed il popolo, chiamato a sopportare sacrifici quotidiani, ha usato il voto per vendicarsi. Nel tritacarne della rivoluzione sono finiti quasi tutti, tranne il semprevivo Berlusconi che anche questa volta ha trovato la proposta dell’ultim’ora, facendo il doppio miracolo del recupero di consensi e di far arrivare in tempo, a casa degli italiani                                 la letterina con la promessa-inganno della restituzione dell’IMU.

Voglio evitare di credere che per conquistare gli italiani servono false promesse e                                 slogan volgari. Voglio pensare che le condizioni di difficoltà ed i dubbi sul futuro spingono a scelte estreme. Ma se si vuole un reale cambiamento bisogna rimboccarsi le maniche in prima persona.                                                                 Perché le rivoluzioni nascono e si affermano prima di tutto “in interiore homine”. Dentro ciascuno di noi e, possibilmente,                                 attraverso scelte condivise. Le prime notizie sui parlamentari grillini ci rimandano a persone collocate in lista in posizione utile, attraverso la segnalazione via internet di poche decine di utenti della rete e alcuni di questi sonoramente bocciati in precedenti elezioni locali. Emblematico il caso della neoparlamentare Vincenza Labriola che nel 2012, alle elezioni del comune di Taranto prese solo 1 voto.                                 Speriamo bene, la speranza è l’ultima a morire.


Lascia un commento

Anti - Spam *

Cerca

Archivio