CACCIATORI DI STORIE

Loboratorio di sociologia ASI “SocioLab Amantea”

AL VIA LA PRIMA PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA ASI

L’ASI (Associazione Sociologi Italiani) è un’associazione di categoria, nonché ente di formazione, che copre tutto il territorio nazionale e può vantare al proprio interno professionisti non solo appartenenti alla mera disciplina sociologica, ma  afferenti all’intero universo delle scienze sociali, identificando queste figure complementari come EPS (Esperti di Progettazione Sociale).

SPORTELLO DI COUNSELING SOCIOLISTICO

L’associazione si struttura operativamente attraverso laboratori territoriali che hanno il compito di mantenere viva la ricerca sociale e di portare alla luce la figura del sociologo come professionista autonomo, fuori dall’ambito prettamente accademico. Gea SocioLab è uno di questi laboratori, ubicato fisicamente ad Amantea in provincia di Cosenza, ma in seguito cresciuto metaforicamente anche dal punto di vista spaziale, includendo professionisti da tutta Italia. Questo modello inclusivo ha arricchito l’attività del laboratorio grazie ai contributi di diversi associati e professionisti, soprattutto da quando è stata prevista l’apertura dello Sportello di Counseling Sociolistico, attinente allo stesso laboratorio. Lo sportello, che offre alla popolazione un servizio gratuito attraverso la relazione d’aiuto secondo un innovativo approccio olistico (forzatamente a distanza visti i provvedimenti ministeriali in tema di Covid-19), ha permesso nuove alleanze, conoscenze, interconnessioni.

Da questa fortunata collaborazione, nasce un gruppo di ricerca  composto da: psicologi, sociologi e assistenti sociali uniti nell’intento di dare vita  a una sorta di “diario di bordo”, un “diario dell’emergenza” ai tempi del Coronavirus. Abbiamo dismesso temporaneamente le nostre vesti di scienziati sociali per diventare Cacciatori di Storie e lo abbiamo fatto seguendo una metodologia ben specifica, così da non perdere di vista la nostra identità di professionisti mentre entravamo in punta di piedi nelle vite delle persone. (foto a sx: Sonia Angelisi)

Il primo passo è stato quello di formulare un’ipotesi in base alla letteratura scientifica, per poi spostarci sul campo. Da precisare che si tratta di un lavoro in itinere, poichè non può dirsi mai davvero concluso secondo il concetto di circolo ermeneutico in cui l’ipotesi teorica influenza costantemente le esperienze e, viceversa,  il lavoro empirico influenza la teoria. (foto a dx: Tommaso Anastasio)

L’analisi delle storie di vita, infatti, può dare un contributo alla costruzione di un sapere sulla realtà sociale in termini sia di “generazione di teoria” (o di modelli interpretativi) che di “verifica” (o conferma) di teorie esistenti.La metodologia di ricerca adottata è quella che si basa sulla raccolta di storie di vita: una narrazione in profondità dei vissuti individuali inseriti nel contesto di questa pandemia.

Da sottolineare che questa pubblicazione nasce seguendo un obiettivo ben preciso che va oltre la mera ricerca scientifica. Infatti,  la sociologia non ha solo il compito di OSSERVARE, ma ha anche il compito di CAMBIARE il mondo in cui vive, migliorarlo. (foto sx: Fabiana Barone)

Come ricorda il sociologo polacco Zygmunt Bauman: “Se la vocazione sociologica è in qualche modo utile al genere umano, lo è in quel servizio che essa rende nella battaglia che l’uomo intraprende quotidianamente per comprendere, per dare senso alla sua esistenza”. (foto a dx Z. Bauman)

E per ricercare il senso dell’esistenza umana  abbiamo il dovere di dialogare con l’umanità; sempre Bauman ci ricorda: “la sociologia trae nutrimento dal continuo dialogo con l’esperienza umana”.– (foto a sx: Marino D’amore)

Noi, come gruppo di ricerca, abbiamo ricercato questo dialogo umano raccogliendo le storie di vita di uomini e donne come noi. Del resto, la prospettiva etnosociologica a cui facevamo riferimento prima, ha proprio lo scopo di raccontare un particolare frammento della realtà storico-sociale, come può essere quella del Coronavirus in questo momento, mettendo da parte i metodi di raccolta d’informazione standardizzati e strutturati che difficilmente consentono un’analisi in profondità.

Questo lavoro di ricerca, dunque, vuole fotografare le storie di vita delle persone che hanno vissuto e stanno vivendo questo particolare momento storico, caratterizzato da una diffusione a livello mondiale del famigerato Covid-19. – (foto a dx Federica Ucci)

Testimonianze e narrazioni di vissuti che diventano oggetto di analisi scientifica  e si pongono come stimolo a ulteriori domande in ottica sociologica. (foto a sx Francesca Santostefano)

Il gruppo di lavoro è costituito da coloro che sin dall’inizio hanno collaborato allo Sportello di Counseling Sociolistico, apportando contributi notevoli; i componenti del gruppo di ricerca, qui di seguito citati, sono professionisti sensibili all’ascolto attivo tipico del counseling e, per questo, ancor più vicini alla metodologia sopracitata:

Tommaso Anastasio : sociologo, psicologo; Sonia Angelisi : sociologa, counselor; Fabiana Barone : sociologa; Marino D’Amore : sociologo, criminologo; Eduardo Romano: psicologo; Francesca Santostefano: sociologa; Maria Trapani : sociologa, assistente sociale, tutor DSA; Federica Ucci: sociologa.

Dott./ssa Sonia Angelisi (Gea SocioLab – Laboratorio ASI)


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