AREA GRECANICA REGGINA, GIACIMENTO DI RISORSE CULTURALI

0[2] Il patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, è un settore di notevole interesse e potrebbe essere addirittura “trainante” per la crescita economica delle comunità locali. Il recupero dei Beni Culturali, permetterebbe alla collettività, intanto, di poterne fruire della loro bellezza e fascino… E’ utile diffondere la “cultura del recupero”, poiché, il “riuso”, di un bene culturale materiale ( edificio, monumento, ecc.), o, immateriale (lingua, tradizioni, ecc.) è il migliore mezzo per garantirne la conservazione.

L’intera Provincia di Reggio Calabria ha un patrimonio di grande rilevanza : storico, ambientale, naturalistico, paesaggistico, enogastronomico, architettonico, archeologico, ecc.( quest’ultimo già importantissimo, nonostante, ne sia stato portato alla luce soltanto una minima parte…).Bisogna recuperare i Borghi, non meno belli e suggestivi di quelli tanto decantati di Umbria, Marche, Toscana.

Il bene, se reso fruibile, diventa “veicolo” di conoscenza. Così facendo, si può arrestare, o quanto meno , ridurre, l’emorragia di questi paesi;    si può porre un argine al degrado ambientale che porta l’abbandono del sito. E’ necessario che siano, in primis, i cittadini dell’area, i protagonisti del recupero dell’immenso patrimonio culturale, e, che esso si “riveli” anche, anzi, soprattutto agli “occhi distratti” (di “proustiana” memoria) degli “indigeni”

La cura, poi, dei luoghi -e non solo dei Borghi- deve essere il miglior “biglietto da visita”. Bisogna anche saper dire di No(!), a tutti gli elementi che potrebbero snaturare il paesaggio. Sarebbe interessante, credo, per i Comuni ricadenti nell’Area Grecanica, agire anche sull’aspetto commerciale e della ricettività, creando una sorta di comunicazione fondata ( o, “caratterizzata”) sulla doppia lingua, sul “bilinguismo” italiano-greco di Calabria: toponomastica, segnaletica, menù, insegne, ecc.

E’ certo che, in un’analisi S.W.O.T., sono tanti i punti di debolezza dell’area: degrado urbanistico, architettonico, inadeguatezza delle infrastrutture ed insufficienza dei collegamenti;    scarso spirito imprenditoriale…

Si può cercare di bilanciare questi punti di debolezza, oltre che con l’oggettiva peculiarità del nostro patrimonio culturale, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini nel progetto di valorizzazione di esso, “stimolando” un maggior senso di “appartenenza” alla realtà locale.    Un fondamentale contributo può sicuramente venire dalle tante Leggi di tutela del patrimonio e non per ultimo dai cosiddetti P.I.S.L. che attingono a Fondi Europei e che riguardano pure l’Area Grecanica.

Il Comune capofila per il PISL :”Borghi d’Eccellenza”, è quello “storico” di Bova-Chòra, “Capitale” della Calabria-Greca : siamo certi che i suoi validissimi amministratori, con la consueta collaborazione dei cittadini e degli altri Enti partners del progetto, sapranno dare il massimo nella direzione della auspicabile valorizzazione degli stupendi Borghi dell’Area Grecanica.

Forse, però, in fondo, bisognerebbe fare affidamento, oltre che su un più spiccato senso di appartenenza, sulla granitica forza d’animo della gente di questa terra affinché venga “rigettata” quella endemica forma di “assuefazione alla rassegnazione” e venga definitivamente accantonata, anzi,” ripudiata”, quell’immagine che per troppo tempo ci ha visto accostati agli ultimi della classe…

 


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