ANALISI DEL CONTESTO DI MONASTERACE

Nicodemo BumbacaMonasterace è un comune di 15 Km2 che nasce e si sviluppa nella parte Ionica della Calabria, precisamente in provincia di Reggio Calabria. Geograficamente, Monasterace, fa parte dei comuni della locride, zona conosciuta anche come la riviera dei gelsomini. Tutto il territorio è delimitato da due torrenti; Stilaro a sud e Fiumarella a nord. Il torrente Assi,inoltre, lo percorre dai monti al mare, dividendolo quasi per metà. Dalla parte orientale è delimitato del mar jonio, mentre a sud confina con il comune di Riace e a nord con il comune di Guardavalle. Monasterace, infine, ha una via che lo collega ai comuni di Stilo, Bivongi e Pazzano che si trovano, più, nell’entroterra rispetto ad esso. Monasterace è un paese molto piccolo ma, con una storia culturale alle spalle molto grande. Le sue origini partono già dalla Magna Graecia, quando il suo nome ancora non era Monasterace bensì, Kaulonia. Antica colonia greca, Kaulonia fu una delle città più floride insieme a Lokroi epizephir (attuale Locri) e Kroton (Crotone). Molti sono i resti visibili della cultura greca a Monasterace; rimangono, infatti, visibili il tempio Dorico, che si pensa sia stato costruito in onore di Apollo, situato in zona marina sotto la ss 106 di Monasterace e tanti altri piccoli ritrovamenti di vasi di ceramica e/o di monete di origine greca e custoditi, alcuni, nel museo comunale di Monasterace, altri nel museo nazionale di Reggio C. .

                                                                    MONASTERACE PANORAMA  

TEMPIO CAULONIADopo il decadimento delle città greche, Kaulonia scomparve e del territorio monasteracese non si hanno più riferimenti storici fino al medioevo, periodo in cui su una collina dell’ex territorio della colonia greca sorge un piccolo monastero, da qui si pensa derivi il nome Monasterace, che col tempo diverrà un castello ove dimoreranno signori feudali e intorno i loro contadini, artigiani e pastori.

Oggi, Monasterace, è un comune completamente trasformato e perfettamente conforme ad uno stile di vita politico,sociale ed economico tipico della modernità. Il periodo di maggiore sviluppo lo ha avuto nella seconda metà degli anni 70 del novecento. Vennero infatti realizzati impianti di illuminazione, acquedotti, reti fognarie e costruiti edifici pubblici (scuole elementari, medie e istituti di grado superiore), inoltre venne costruito uno dei lungomari più belli della riviera. Gli anni successivi, però, delusero le aspettative di sviluppo del paese. Infatti, gli anni 90 si possono definire come anni di confusione del paese che ancora oggi risente di quegli eventi di cambiamento socio-economico e politico che accomuna, comunque, molti comuni italiani; Debito comunale ingestibile, disordine sociale , cementificazione selvaggia, modifiche architettoniche dovute sia all’uomo che a cambiamenti climatici, emigrazione e disoccupazione; se infatti prendiamo in considerazione i dati statistici, si nota, come dal 1991 al 2014 il trend di crescita della popolazione residente sia in discesa, rispetto ai decenni precedenti, vedi tab.

 tabella (3)grafico

I problemi dovuti a questo trend negativo sono causati, oltre che dai problemi strutturali su citati, ad un contesto economico basato su un’agricoltura di tipo familiare, poco meccanizzata e senza, conseguentemente, sbocco sul mercato nazionale ed internazionale; le attività commerciali sono poche e composte da piccoli negozi che vendono capi d’abbigliamento, tendaggi, oggetti casalinghi, autoricambi, mentre negozi più grandi che riguardano la vendita di mobili per l’arredamento. Vi è un numero molto alto,invece, di ristoranti-pizzerie e bar. Per quanto riguarda il turismo Monasterace, ebbe grande slancio negli anni 90 ma, in conseguenza della mareggiata del 1995 la quale distrusse completamente il lungomare ed erose la spiaggia, il turismo subì un trend molto negativo che con gli anni non migliorò. Infatti, mentre prima si registravano presenze turistiche molto alte, dovute in parte al ritorno degli emigrati dai territori del nord, in parte a presenze straniere ed in particolare i tedeschi, in parte alle persone del vicino entroterra (Pazzano, Stilo, Bivongi), oggi si riscontra un trend negativo; gli stranieri sono ormai assenti, e le persone dell’entroterra preferiscono bagnarsi nel confinante comune di Camini, il quale ha una spiaggia molto più larga e accogliente. Nonostante i grandi disagi, esistono dei giovani che, anche se pochi, credono ancora che esistono delle vie di sviluppo da intraprendere per la rivalorizzazione di Monasterace. La prova tangibile dovrà essere la mobilitazione sociale dei giovani, la nascita di diverse associazioni a scopi sia turisticoculturali che sociali e la forte volontà di queste ultime di collaborare con le amministrazioni pubbliche e la società civile ed imprenditoriale per rilanciare Monasterace verso una riqualificazione sociale ed economica al fine di invertire il trend negativo che sta dilaniando il paese.

 

Nicodemo Bumbaca  – Sociologo ANS Calabria

(Dal documento POR Calabria 2013).    Fonti: G. S. Ciccia- Monasterace nel contesto storico della Calabria- Ed.Calabria letteraria Editrice. G. Raco- Kaulonia, Ed. Arti grafiche


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