IL MEDICO SOGNATO E MAI INCONTRATO
OSSERVAZIONI SOCIOLOGICHE
di Carmela Cioffi
Leggendo le storie di Sacks nel suo saggio “l’uomo che scambio’ sua moglie per un cappello”. Mi sono emozionata e al tempo stesso ho avuto la sensazione che le malattie e le persone sono insieme.
<<== Dott./ssa Carmela Cioffi -sociologa
Sacks il medico sognato e mai incontrato, quell’uomo che appartiene insieme alla Scienza e alla malattia, che sa far parlare la malattia, che la vive ogni volta in tutta la sua pena e la trasforma in un intrattenimento da Mille e una notte. Molti critici cosi hanno definito le sue storie: “un intrattenimento da Mille e una notte” ., casi clinici che vengono da pensarle semplici storie di persone particolari descritte con un tono romanzesco ma pur riferenti la condizione umana più friabile che è quella della sofferenza.
Sacks nelle sue storie racconta il dramma ponendo in risalto i vantaggi e la peculiarità attraverso un processo di convivenza al disagio. La sua abilità è che lo fa con grande competenza professionale e più di tutto con grande umanità oltre che con sensibilità di narratore cogliendo le più sottili sfumature di ogni singolo individuo. Mi ha dato da chiedermi com’ era in generale il suo mondo, quello di Martin. Era piccolo, gretto, cattivo e buio. Il mondo di un ritardato irriso ed emarginato da bambino e relegato con disprezzo da adulto, il mondo di uno che non si considerava ne veniva considerato come tutti gli altri.
In un’altra delle sue storie, ho notato la profondità dei gemelli si poté esplorare solo nel momento in cui si smise di sottoporli a continui Test e di vederli come soggetti da studiare, solo vedendoli come persone, osservandole apertamente senza preconcetti, guardandoli mentre vivono, pensano; si poté scoprire ciò che possedevano di cosi misterioso. La cosa più entusiasta che in nessun caso ho mai avuto la percezione che queste persone “anormali” fossero pazze, ma sempre persone speciali, non si scorge il dramma ma sempre e solo il lato positivo perché speciali sono agli occhi di chi li racconta. È la sua accattivante umanità, la sua capacità affabulatoria e insieme divulgativa che rende esemplare questo medico , il suo rigore scientifico difronte le patologie che nei casi descritti nel suo saggio trova sempre la diagnosi.
Non è la malattia mentale vista come biologica in sé a fare stimolare il mio pensiero ma le acute e profonde riflessioni verso le quali sa condurmi l’abile medico. Come in ognuno di noi possa emergere un talento che può farci sentire speciali nonostante la malattia. In esso non ho mai intravisto casi , ma persone e non esistono ostacoli che non possano essere superati se sappiamo vedere oltre la disabilità e la malattia. Come se ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore la cui continuità , il cui senso è la nostra vita, ognuno di noi costruisce e vive un racconto. E che questo racconto è noi stessi, la nostra identità. Abbiamo bisogno di questo racconto, di un racconto interiore per costruire la continua sua identità.
Ogni volta che il nostro dottore è chiamato ad esaminare una persona diversa, una persona più bizzarra dell’altra e ogni volta sperimenta soluzioni azzardate e geniali per porvi rimedio. Il metodo deduttivo di Dr.House lo abbia reso non meno affascinante di Sherlock Holmes. Per concludere posso dire che il mondo dei semplici, i cosiddetti ritardati ma sempre e solo persone e non casi, vivono in un mondo che è semplice perché è concreto.
Le stimolazioni del sistema del cervello permettono all’immaginazione e alla memoria di trasportare altrove una persona.Il merito non ultimo, del dottore Sacks è che non usa mai una lente pietosa ma sempre curiosa trasformando le sue storie in storie per tutti, sia per gli addetti ai lavori che non. In definitiva, il dottore che tutti hanno sognato e mai incontrato: questo è Sacks!