DA RIACE UN NUOVO MESSAGGIO DI SOLIDARIETA’ E LEGALITA’

RIACE panorama Sociologia onwebPer il secondo anno consecutivo Riace ha ospitato il campo estivoRecosol. Una settimana per discutere di solidarietà, d’inclusione socio-culturale e di   legalità. Anche quest’estate, la terra dei Bronzi si è trasformata in laboratorio creativo e cooperativo a cielo aperto, grazie ai tanti partecipanti che sono stati ospitati negli appartamenti del centro storico, gestiti dall’associazioneCittà Futura. Nel giorno d’apertura del campo, l’artista Nino Vitale, con il supporto di un gruppo di volontari, ha avviato la realizzazione della Statua della Speranza;  gli stessi volontari sono stati anche i protagonisti   per riverniciare con nuovi colori l’anfiteatro.

     

Tema centrale degli incontri la storia e l’impegno di Peppino Impastato, figura simbolo della lotta alla mafia. Tra le testimonianze anche quella di Liliana Carbone, madre di Massimiliano, vittima della ‘ndrangheta e ancora senza giustizia. Le parole dell’insegnante di Locri hanno colpito i presenti per la fermezza con cui conduce la sua battaglia, chiedendo a gran voce Giustizia per tutte le vittime della criminalità. Non meno importante l’intervento di Mario Congiusta il quale, con la tenacia di sempre, ha affrontato il tema Una voce per la legalità e in nome della Giustizia. La kermesse a sostegno della legalità e dell’accoglienza ha fatto registrare anche il coinvolgimento della politica con l’appuntamento la politica al caffè   spostatasi dalla sede naturale di Bovalino   per discutere   di   piccole   storie per le grandi comunità. Le giornate del campo estivo   altresì hanno registrato la presenza di tanti ospiti che hanno illustrato numerose iniziative e proposte come il progetto   varato dalla Rete dei Comuni Solidali con il popolo dimenticato dei Saharawi e la mostra del fotografo Angelo Maggio dal titolo Dalla foto mi piace alla foto mi fa riflettere.

Le tappe della manifestazione sono state rievocate durante la serata conclusiva svoltasi in piazza Municipio.

Non sono poi mancati momenti di grande partecipazione   agevolati dalla presenza del cantastorie Nino Racco: un corteo   snodatosi lungo le vie cittadine   conclusosi nel luogo dove è stata inaugurata l’opera del maestro Racco dedicata a Peppino Impastato. Apprezzato   il reading teatrale Terra e libertà di Sergio Gambino   (della casa della cultura Sharo Gambinodi Serra San Bruno) il quale   ha presentato una selezione di poesie, anche dialettali, decisamente adatte al contesto e al paesaggio.

Il campo Recosol : occasione per visitare i   laboratori artigianali nei quali riacesi e migranti, lavorando a stretto contatto, fanno rivivere gli antichi mestieri. Per meglio comprendere ed approfondire il modello dell’accoglienza di Riace è stato proiettato il film Il volo di Wim Wenders.

Il modello Riace conferma che cambiare, per chi ci crede davvero, si può.   A tal proposito, significative le parole del   sindaco Mimmo Lucano   secondo il quale,   da sempre, Riace è la dimostrazione pratica che se gestite in modo umano e solidale le migrazioni possono essere una risorsa per le comunità che li ospitano, divenendo, al contempo, simbolo d’integrazione socio-culturale.


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