“SUDCOSCIENTE” L.N.S. – ASI, LUOGO DI ELABORAZIONE DI ESPERIENZE E RICERCA SOCIALE
Il Laboratorio di Sociologia del territorio “SudCosciente” LNS.ASI è aperto da giungo 2018 presso la sede della Fondazione Studi dedicata a Francesco De Martino. L’opportunità è nata attraverso l’Associazione Sociologi Italiani (ASI) con la guida spronante del presidente Antonio Latella, allacciata in lunghi confronti telefonici tra il mare di Reggio Calabria e quello di Napoli. Il laboratorio è diretto da Francesca Piccolo sociologa e formatrice, giornalista. “SudCosciente” questo il suo nome, è un luogo di elaborazione di esperienze e ricerca sociale e si propone di fare dal basso “sociologia del territorio” a dispetto di leggi quadro regionali giudicate non costituzionali e ad ossequio di un atto di destinazione infinita verso lo studio e la ricerca sociale. Il contesto consegna troppi motivi per non essere scandagliato, studiato e vissuto, pur tra mille difficoltà e nonostante tutto. Le attività del Laboratorio sono strutturate attraverso sessioni di incontri e conferenze aperte alla città, in merito alle tematiche di maggiore interesse, fenomeni e spunti anche forniti da associazioni e da istituzioni tra cui le università, il volontariato, la scuola, le amministrazioni. L’obiettivo è quello di non derogare alla urgenza di attenzione conoscitiva verso gli strati più dinamici della nostra comunità e di provare a recuperare la perdita di aderenza con tessuti sociali che si organizzano in varie forme ed esprimono istanze nuove, con linguaggi emergenti e sconosciuti ai quali le agenzie preposte non riescono a stare sempre al passo, continuando a proporre ricerca e ipotesi di lavoro in modo crossmediale. Una esigenza sempre più forte che chiama le persone a partecipare in modo inversamente proporzionale all’assenza di programmi di ricerca e di azioni partecipate a beneficio dell’innalzamento dei livelli di conoscenza. A dicembre 2018 è stato anche inaugurato “Sportello di ascolto e contrasto alle fragilità” che vede la collaborazione di colleghi provenienti da diversi contesti e che in modo diverso dedicano il loro tempo, Mirella D’Orsi, Maria Paola Barone, Imma D’Orsi, Antonella Scutari, psicologa e psicoterapeuta in una struttura ASL tra le più popolose di Napoli. Lo sportello è un momento di sinergia e vuole porsi come un tornello di fronte alla comparsa di situazioni esistenziali problematiche relative ad individui di entrambi i sessi appartenenti alle fasce di età compresa tra l’adolescenza e l’età anziana.
L’ascolto va avanti o concordando una via di soluzione con invio a figure professionali specifiche se necessarie o la scelta di aderire al gruppo di auto-aiuto guidati da Francesca Piccolo. Venerdì scorso si è tenuto il secondo appuntamento di conferenze aperta alla città, con una lezione interattiva “Giornata dedicata alla Memoria” con gli studenti del IV e V anno di un istituto professionale accompagnati dai docenti. La conferenza ha voluto rielaborare la ricorrenza del Giorno della Memoria, molto sentita in tanti appuntamenti organizzati dalle scuole, cogliendo l’occasione per offrire spunti e riflettere sui linguaggi dell’odio razziale partendo dalla grammatica del nazifascismo. In questo appuntamento agli studenti sono stati proposti brani da leggere ad alta voce, Brecht, Mein Kampf, il Dizionario delle parole per ferire (Urban Dictionary) di Aaron PecKham, e attraverso le loro domande sono stati approfonditi i temi dando spunto agli interventi dei relatori. Saluti di rito del Direttore della Fondazione Francesco Eriberto D’Ippolito, Docente di Diritto e delle Istituzioni politiche presso il Dipartimento di Scienze Politiche J. Monet, Università della Campania “Luigi Vanvitelli” – direttore del centro studi Fondazione F. De Martino e di Valentina Barberio Assessore V Municipalità del Comune di Napoli deleghe alle Politiche Attive, sociali, giovanili della famiglia, legalità hanno introdotto i ragazzi in un contesto nuovo, proponendo loro una lezione interattiva sulla dinamica di comunicazione dell’odio animata da Francesca Piccolo.
I brani letti e commentati hanno lasciato posto alla lezione di bioetica sui temi del razzismo e della xenofobia tenuta dalla Prof.ssa Gina Melillo Bioeticista- Rettore PEGASO International in Malta, Direttore dell’unità italiana della Cattedra UNESCO di Bioetica. Il tema della memoria nella didattica scolastica è stato poi affrontato dalla preside Giuseppina Iommelli. Nella corale partecipazione dei ragazzi e dei docenti la Giornata della Memoria, dunque ha continuato ad avere il suo compito: quello di ricordare e vigilare sui diritti fondamentali dell’uomo e delle giovani generazioni che forse per una volta hanno colto un input ad inserire tra le centinaia di migliaia di stimoli social e preconfezionati a cui sono sottoposti quotidianamente il termine “sociologia” come un modo diverso e dinamico di trascorrere insieme una lezione.