L’era dell’internet facile: la tecnologia al passo con il tempo
L’informazione veloce, le parole distratte e brevi, le emoticon nei messaggi ( sarebbero le faccine dopo un’affermazione o negazione oppure seguono intervalli di frasi e periodi) i poke, le richieste facebook, le richiesta da effettuare su instagram o il semplice click del “segui”fanno parte di un contenitore web alquanto avanzato, di cui è opportuno farne memoria o quantomeno esserne al corrente.Giorni fa nelle sale cinematografiche il film “Beata Ignoranza”con Gassman e Giallini ci ha restituito uno spaccato della società super tecnologica, un po’ un richiamo all’intelligenza dèmode’, fino ai tuttologi web di Gabbani e del suo Sanremo: un film che riprende la quotidianità di alcuni personaggi, indagando sui loro vissuti più o meno al passo con i tempi, un occhio sempre vigile sul presente, la cui forza deriva dai dispositivi tecnologici ( i cellulari, l’ipad, l’iphone, il macbook hanno il potere di raggiungere un’utenza oltreoceano).E’interessante ricordare come alcune invenzioni abbiano migliorato la vita delle persone, ed in effetti è realmente così: chi inventò il cuscino, sicuramente lo fece per garantire riposo assoluto a chiunque ne avesse bisogno, ma non avrebbe mai immaginato di costruire un’arma di distruzione di masse, basti pensare che con il cuscino possono avvenire morti per soffocamento.Tale similitudine spiega la potenza delle invenzioni della post modernità, così come la scoperta dei telefoni ha migliorato la vita di tanta gente, il cui scopo è quello di raggiungere più utenti possibili in brevissimo tempo: con le nuove app del telefono come whatsapp, facebook, instagram si riesce ad essere connessi 24 ore su 24, senza mai perdere un evento, una notifica, una news, in poche parole si resta sempre aggiornati, rischiando di perdere il contatto con la vita “non virtuale”.L’essere connessi tutto il giorno può portare alcune conseguenze, che possono sfociare in dipendenza: la dipendenza dalla tecnologia è un fenomeno molto frequente, e ne sono affetti sia uomini che donne, oltre ad un gran numero di adolescente e bambini ( quando si tratta di bambini entriamo in un altro pianeta).
L’era moderna è un grande uragano di idee, novità, di download e update continui, di link, di condivisioni di link, di visualizzazioni, che diventano parte integrante del vocabolario di professori, adolescenti, mamme, padri, professionisti di ogni settore.Se non sai cosa vuol dire linkare, rischi di essere fuori dal mondo, e se non utilizzi il post su facebook perdi la credibilità, con conseguente perdita del follower precedente, il cui rischio è quello di perderne le tracce ( i followers sono a volte uno stimolo alla vita social,lasciando da parte le sfaccettature di psicologia dello sviluppo).Anche le foto assumono una particolare rilevanza, tanto da costringere il singolo individuo a scattarne continuamente una, da quelle più ammiccanti e sexy a quelle artistiche ( paesaggi, cibo, opere d’arte, monumenti) che catturano un pubblico di uomini e donne: l’app instagram è un modo facile per condividere momenti di vita quotidiana con i followers, o ha la funzione di seguire vip, personaggi in voga, i quali si definiscono“fashion bloggers” oppure un modo per divertirsi con la fotografia e sponsorizzarla nei modi più disparati.Le due modalità di utilizzo dell’app fanno la differenza, ed ognuno può trarne vantaggio o svantaggio, a seconda delle proprie aspirazioni, percezioni e sogni da realizzare.Se si investe tutto il tempo sul social, allora bisognerebbe creare un business intorno a questo cerchio magico, cercando le migliori soluzioni del caso: infatti Steve Jobs nel 2005 , durante il suo discorso all’Università di Stanford si rivolse agli studenti dicendo: “ Stay hungry, stay foolish” che tradotto letteralmente vuol dire: “ Restate affammati, restate folli”.Il restare affamati sta a significare come sia importante avere sempre voglia di imparare, essere ambiziosi, superare i propri limiti, che non certo va a cozzare con l’idea di restare folli, cioè di fare scelte azzardate, di rischiare, di mettersi in gioco. Il suo invito è un monito a non perdere mai la freschezza della giovinezza, che è curiosità, ambizione, voglia di imparare, mettersi alla pari con gli adulti, superare le barriere, lasciarsi guidare dall’intuito: una vera scienza di amplessi cerebrali che portano alla vittoria delle menti eccelse.
Quando parliamo i Ibook, macbook, g4, iphone parliamo di grandi uomini, di menti scientifiche, tutto a misura d’uomo, effetto di una società moderna, in cui nessuno poteva immaginare qualche deragliamento, oppure un abuso di questi mezzi-che ha portato alla distruzione di molte vite: la condivisione veloce di immagini (sexting), il prelievo di dati sensibili(hacheraggio), per poi approdare verso l’inutilizzo per certi versi ( la paura di rischiare). L’invito è di non stancarsi mai del nuovo, del bello, ma di servirsene ab orgine, cioè partendo dalle origini della loro creazione, oltremodo può succedere che da uno schermo possa esserci anche qualcosa di umano, pertanto tutto è relativo.Gli studi di settore ancora svolgono analisi e ricerca di dati, in un continuum di messaggi, di aggiornamenti e di fonti certe o quasi attendibili: non stanchiamoci mai di capire cosa c’è dietro un’app, un telefono, un pc, perché solo andando a scavare nel tessuto più intimo, riusciremo a capirne il significato reale, educandoci alla cultura dell’essere social in modo equilibrato e giusto.
Matteo Spagnuolo